Categoria
Regione
Luogo di sepoltura
Cattedrale di Santa Maria Assunta a Gulu
Data di nascita
in Uganda
Data beatificazione
20 ottobre 2002



Biografia

Nelle terre selvagge dell’Uganda, all’alba del XX secolo, un giovane germoglio di fede stava per sbocciare. Gildo Irwa, nato nel 1906 circa nel villaggio di Labongo, era un ragazzo pieno di vita e di entusiasmo. Il suo animo ardente, nutrito dalla musica e dal canto, anelava a qualcosa di più grande, a una verità più profonda.

Nel 1916, il destino bussò alla sua porta sotto forma di missionari comboniani. Le loro parole, intrise di pace e amore, risuonarono nel cuore di Gildo come una melodia celestiale. Attratto dalla luce del Vangelo, decise di convertirsi al Cristianesimo, ricevendo il battesimo il 6 giugno 1916 con il nome di Gildo.

La sua fede era un fuoco inestinguibile che ardeva dentro di lui. Non poteva tenerlo per sé: Gildo divenne un catechista zelante, un apostolo infaticabile della Parola di Dio. Insieme al suo fedele compagno Davide Okelo, percorse sentieri impervi e villaggi sperduti, seminando il Vangelo con gioia e speranza.

La sua voce risuonava forte, annunciando la salvezza in Cristo. I suoi insegnamenti, semplici ma profondi, toccavano i cuori e aprivano le menti alla luce della fede. La sua musica e il suo canto diventavano inni di lode al Signore, attirando a sé nuovi discepoli.

Ma la sua fede non era priva di ostacoli. L’ombra del paganesimo incombeva ancora su molte terre, e la sua predicazione suscitava l’odio e la rabbia di coloro che si ostinavano all’oscurità.

Il 18 ottobre 1918, la furia dei nemici si abbatté su di lui e Davide. Nel villaggio di Paimol, mentre pregavano e insegnavano il Vangelo, furono assaliti e trucidati con lance spietate. Il loro sangue innocente si riversò sulla terra, fecondando il seme della fede che avevano piantato.

Gildo Irwa, il giovane catechista, divenne martire. La sua breve vita, spesa per amore di Dio e del prossimo, si concluse con un sacrificio eroico che testimoniò la forza incrollabile della sua fede.

Nel 2002, Papa Giovanni Paolo II beatificò Gildo e Davide, elevandoli alla gloria degli altari. La loro memoria liturgica rivive ogni 18 ottobre, ricordandoci il loro coraggio e la loro dedizione al Vangelo.

La storia di Beato Gildo Irwa è un’epopea di fede e di speranza. Un canto di vittoria che risuona dalle terre d’Africa, un inno alla potenza della Parola di Dio che trasforma i cuori e illumina le tenebre. La sua giovane vita, spezzata dalla violenza, è diventata un seme di vita eterna, germogliando in una moltitudine di frutti di fede.

Il suo esempio continua a ispirare cristiani di tutto il mondo, invitandoli a perseverare nella fede, a testimoniare il Vangelo con gioia e coraggio, e ad annunciare la salvezza a tutte le genti.

Luogo venerazione
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