Marcello Callo nacque a Rennes, in Francia, il 6 dicembre 1921. Era un giovane pieno di vita, gioioso e amante della natura. Fin da piccolo, si distinse per la sua fede profonda e il suo impegno nella Chiesa.
All’età di 12 anni, Marcello entrò a far parte del movimento scout, dove crebbe nella sua fede e nel suo impegno sociale. Era un ragazzo entusiasta e desideroso di fare del bene.
Nel 1940, la Francia fu occupata dai nazisti. Marcello, che aveva solo 19 anni, si unì alla resistenza francese per combattere contro l’oppressore. Era un giovane coraggioso e determinato a difendere la sua patria e la sua libertà.
Nel 1943, Marcello fu arrestato dai nazisti e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen, in Austria. In quell’inferno sulla terra, Marcello non perse mai la sua fede e la sua speranza. Si adoperò per aiutare i suoi compagni di prigionia, confortandoli e sostenendoli nella fede.
Marcello Callo morì il 19 marzo 1945, a soli 23 anni, a causa delle privazioni e delle torture subite nel campo di concentramento.
Nel 1987, Marcello Callo è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II. È considerato un martire della fede e un modello per i giovani cristiani di tutto il mondo.
La sua storia ci insegna che la fede può essere vissuta anche nelle situazioni più difficili e che l’amore di Dio può vincere anche la morte.
