Zeno, insieme ai suoi figli Concordio e Teodoro, subirono il martirio a Nicomedia, nell’odierna Turchia, durante il regno dell’imperatore romano Giuliano l’Apostata (361-363 d.C.). La data esatta del loro martirio è incerta, stimata intorno al 362.
Durante il regno di Giuliano, si verificò un’ondata di persecuzioni contro i cristiani. Zeno, uomo cristiano devoto, insieme ai suoi figli, non abiurarono la loro fede nonostante le torture e le minacce. Per questo motivo, furono condannati a morte e subirono il martirio.
Purtroppo, le informazioni riguardo la vita di Zeno, Concordio e Teodoro sono molto frammentarie. Non si conoscono dettagli sulle loro origini, sulla loro professione o su come si siano convertiti al cristianesimo. Le notizie su di loro giungono principalmente da antichi martirologi, testi che riportano gli atti dei martiri.
Zeno, Concordio e Teodoro sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. Le loro reliquie sono custodite in diverse chiese in Europa, principalmente in Italia e Francia.
Zeno, Concordio e Teodoro sono considerati simboli di coraggio e fedeltà alla propria fede. Il loro martirio rappresenta la vittoria della fede sulla persecuzione e la forza dello spirito umano di fronte alle avversità.