Papa Bonifacio I fu il 42° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 418 fino alla sua morte nel 422. Il suo pontificato fu segnato da un acceso scisma con l’antipapa Eulalio, che alla fine si riconciliò con la Chiesa.
Bonifacio nacque a Roma da una nobile famiglia. Si distinse per la sua pietà e il suo zelo religioso, tanto da essere eletto diacono in giovane età.
Alla morte di Papa Zosimo nel 418, Bonifacio fu eletto Papa da una fazione di cardinali. Tuttavia, un altro gruppo di cardinali sostenne l’elezione di Eulalio, dando inizio a un duro scisma.
Lo scisma ebbe conseguenze gravi per la Chiesa di Roma, con violenze e disordini che sconvolsero la città. L’imperatore Onorio III intervenne per risolvere la questione, convocando un concilio a Ravenna nel 419. Al concilio, Bonifacio fu confermato come legittimo Papa, mentre Eulalio fu condannato e nominato vescovo di Nepi.
Una volta risolto lo scisma, Bonifacio si dedicò a ristabilire l’unità e la pace nella Chiesa. Condannò le eresie pelagiane e donatiste, e si impegnò a promuovere la disciplina ecclesiastica.
Bonifacio è noto anche per la sua opera di codificazione del diritto canonico. Egli commissionò la compilazione di una raccolta di decreti papali, che divenne nota come “Collectio Bonifatiana”.
Bonifacio I morì a Roma il 4 settembre 422. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e la sua memoria è celebrata il 4 settembre.
Bonifacio I fu un papa importante che guidò la Chiesa attraverso un periodo difficile di scisma e di eresia. La sua opera di riforma e codificazione del diritto canonico ebbe un impatto duraturo sulla Chiesa.