Sergio I, nato a Palermo, Sicilia, intorno al 650, fu l’84° Papa della Chiesa cattolica, in carica dal 15 dicembre 687 fino alla sua morte avvenuta l’8 settembre 701.
Secondo il Liber Pontificalis, Sergio era figlio di Tiberio, un siriaco originario della regione di Antiochia, che si era trasferito in Sicilia per sfuggire alle invasioni arabe.
Sergio giunse a Roma sotto il papato di Adeodato II (672-676) e fu accolto nel clero romano, ricevendo la sua formazione nella schola cantorum. Divenne diacono sotto papa Leone II (682-683) e fu ordinato presbitero con il titolo di Santi Siriace e Giuliana.
Alla morte di Papa Conone nel 687, Sergio fu eletto come suo successore. La sua elezione, tuttavia, non fu priva di contrasti. Un gruppo di romani sostenne la candidatura di un certo Pascale, dando vita a un breve scisma.
L’imperatore bizantino Giustiniano II intervenne per risolvere la questione, confermando l’elezione di Sergio. Pascale si riconciliò con il nuovo Papa e Sergio poté dedicarsi al suo ministero petrino.
Il pontificato di Sergio I fu caratterizzato da diversi eventi importanti:
- Lotta contro le eresie: Sergio condannò con fermezza le eresie monoteliste e donatiste, riaffermando l’ortodossia cattolica.
- Riconciliazione con Costantinopoli: Sergio migliorò le relazioni con la Chiesa di Costantinopoli, ponendo fine a un periodo di tensioni.
- Organizzazione della Curia Romana: Sergio riformò la Curia Romana, centralizzando l’amministrazione e rafforzando l’autorità papale.
- Attività missionaria: Sergio promosse la diffusione del Cristianesimo in Inghilterra e Germania.
- Introduzione dell’Agnus Dei: A Sergio si deve l’introduzione dell’Agnus Dei nella Messa romana.
Sergio I morì a Roma l’8 settembre 701 e fu sepolto nella Basilica di San Pietro. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e la sua memoria è celebrata l’8 settembre di ogni anno.
Sergio I è considerato un papa importante per il suo ruolo nel consolidare l’autorità papale, combattere le eresie e promuovere la diffusione del Cristianesimo. La sua figura è ancora oggi ricordata e venerata da molti fedeli.