Giovanni Crisostomo, nato ad Antiochia di Siria tra il 344 e il 354 d.C., fu un teologo, vescovo e scrittore greco antico, considerato uno dei più importanti Padri della Chiesa.
Crebbe in una famiglia agiata e ricevette un’educazione eccellente, studiando retorica, filosofia e teologia. La sua eloquenza e il suo talento oratorio erano già evidenti in giovane età.
Intorno al 373, Giovanni si convertì al cristianesimo e fu battezzato dal vescovo Melezio di Antiochia. In seguito alla sua conversione, si dedicò completamente alla vita religiosa, intraprendendo un periodo di ascesi e studio delle Scritture.
Nel 386 fu ordinato presbitero da Melezio e divenne presto un predicatore popolare ad Antiochia. Le sue omelie, caratterizzate da una profonda conoscenza della Bibbia e da una grande capacità comunicativa, attiravano grandi folle.
Nel 397, Giovanni fu eletto Patriarca di Costantinopoli, una delle sedi più importanti del cristianesimo orientale. Durante il suo patriarcato, si distinse per il suo impegno nella riforma della Chiesa, nella lotta contro l’eresia e nella difesa dei più poveri.
Giovanni Crisostomo intraprese diverse riforme per migliorare la vita morale e spirituale del clero e dei fedeli. Promosse la predicazione regolare, la carità verso i poveri e la lotta contro l’usura.
Tuttavia, le sue riforme e le sue critiche aperte nei confronti della corruzione e degli abusi di potere all’interno della Chiesa gli crearono molti nemici. In particolare, entrò in conflitto con l’imperatrice Eudossia, che lo accusò di calunnia e lo fece esiliare nel 404.
Giovanni Crisostomo fu esiliato prima in Armenia e poi in Colchide, una regione sul Mar Nero. Nonostante l’esilio, continuò la sua attività di predicazione e scrittura, inviando lettere ai suoi fedeli e componendo opere teologiche.
Morì in esilio nel 407, a causa delle precarie condizioni di vita e dei maltrattamenti subiti. I suoi resti furono riportati a Costantinopoli nel 438 e venerati come reliquie.
Giovanni Crisostomo è considerato uno dei più grandi santi e dottori della Chiesa. Le sue opere, che includono omelie, trattati teologici e lettere, sono ancora oggi studiate e apprezzate per la loro profondità teologica, la loro chiarezza espositiva e il loro valore letterario.
È venerato come santo sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa ed è considerato patrono degli oratori, degli scrittori e degli insegnanti.