San Germano nacque a Capua nel V secolo da una famiglia agiata. Fin da giovane si distinse per la sua pietà e generosità. Alla morte del padre, ereditò un ingente patrimonio che decise di donare interamente ai poveri. In seguito, abbracciò la vita ascetica, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione.
Nel 516, Germano fu eletto vescovo di Capua. Durante il suo episcopato si distinse per la sua umiltà, la sua saggezza e il suo zelo pastorale. Si impegnò a riformare il clero e a combattere le eresie. Fu inoltre un grande promotore della carità e della giustizia sociale.
Nel 519, Papa Ormisda lo inviò a Costantinopoli come legato pontificio per risolvere lo Scisma Acaciano, una divisione che durava da circa 35 anni tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli. Germano seppe svolgere il suo compito con grande abilità diplomatica, riuscendo a riconciliare le due Chiese.
San Germano fu un caro amico di San Benedetto da Norcia. Lo visitò diverse volte nella sua abbazia di Montecassino e gli offrì il suo consiglio e il suo sostegno. Si dice che Germano abbia avuto un ruolo importante nella stesura della Regola di San Benedetto.
San Germano morì a Capua il 30 ottobre 540 (o 541). I suoi resti sono conservati nella Cattedrale di Capua. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle altre chiese cristiane che ammettono il culto dei santi. È considerato patrono della città di Capua e dei lavoratori agricoli.