San Bernardo di Chiaravalle nacque il 1090 a Fontaines-les-Dijon, in Francia, da una nobile famiglia borgognona. Sin da giovane, Bernardo mostrò una notevole inclinazione alla vita spirituale, caratterizzata da una profonda devozione e una forte inclinazione alla preghiera e al raccoglimento. Dopo la morte della madre, che lo aveva profondamente segnato, decise di entrare nell’ordine cistercense, una scelta che sarebbe stata determinante per la sua vita e per la storia del monachesimo medievale. Nel 1113, insieme a trenta compagni, si unì al monastero di Cîteaux, fondato da Roberto di Molesme, un centro di riforma monastica che si proponeva di ritornare alla rigorosa osservanza della Regola di San Benedetto. Bernardo, con la sua straordinaria personalità, contribuì a dare nuovo impulso all’ordine, attirando numerosi nuovi adepti e fondando nuovi monasteri. Nel 1115 fu inviato a fondare un nuovo monastero a Clairvaux, da cui il nome con cui è comunemente conosciuto, Bernardo di Chiaravalle. Qui divenne abate e sotto la sua guida il monastero prosperò, diventando un importante centro spirituale e intellettuale. Bernardo non era solo un monaco rigoroso, ma anche un brillante teologo e predicatore. Le sue opere, tra cui numerosi sermoni, lettere e trattati teologici, riflettono la profondità della sua spiritualità e della sua riflessione teologica. Fu un grande promotore della devozione mariana, scrivendo opere come “I lodi alla Vergine Madre”, e giocò un ruolo cruciale nella diffusione del culto della Vergine Maria in tutta Europa. Oltre alla sua vita monastica, Bernardo fu anche una figura di grande rilievo politico e religioso. Fu coinvolto in molte delle grandi questioni del suo tempo, tra cui la riforma della Chiesa, la lotta contro l’eresia e la promozione della Seconda Crociata. La sua influenza fu tale che venne spesso consultato da papi e sovrani su questioni importanti. Nel 1145, quando il suo discepolo Bernardo di Pisa divenne papa con il nome di Eugenio III, la sua influenza raggiunse il culmine. Eugenio III gli affidò la predicazione della Seconda Crociata, un compito che Bernardo svolse con grande fervore, viaggiando per tutta Europa per esortare i cristiani a prendere la croce. Nonostante i suoi successi, la Seconda Crociata si concluse con un fallimento, un evento che segnò profondamente Bernardo. Tornato a Clairvaux, continuò a dedicarsi alla vita monastica e alla scrittura fino alla sua morte, avvenuta il 20 agosto 1153. Fu canonizzato da Papa Alessandro III nel 1174 e proclamato Dottore della Chiesa da Papa Pio VIII nel 1830, in riconoscimento della sua straordinaria eredità spirituale e teologica. Bernardo di Chiaravalle è ricordato come un santo di straordinaria santità e sapienza, un uomo di preghiera e azione, la cui vita e opere hanno lasciato un’impronta indelebile sulla storia della Chiesa e del monachesimo cristiano.