All’età di 22 anni, attratto dalla vita semplice e austera dei frati minori francescani, Giacomo entrò a far parte dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti nel convento di Santa Maria degli Angeli ad Ascoli Piceno.
Si distinse presto per la sua profonda spiritualità, la sua dedizione alla preghiera e la sua abilità nella predicazione.
Giacomo divenne un predicatore itinerante di grande fama, viaggiando per tutta l’Italia e l’Europa centrale per diffondere il Vangelo e combattere le eresie.
Le sue prediche, caratterizzate da grande eloquenza e fervore, attiravano grandi folle e convertivano molti cuori.
Oltre all’attività di predicazione, Giacomo si impegnò nella fondazione di nuovi conventi francescani e nella riforma dell’Ordine.
Tra le sue opere più significative, si ricorda la fondazione dei Monti di Pietà, istituzioni caritatevoli che offrivano prestiti senza interessi ai poveri, sottraendoli alle usure degli strozzini.
Questa iniziativa innovativa ebbe un grande impatto sociale ed economico, alleviando la miseria di molte famiglie e promuovendo la giustizia sociale.
Giacomo trascorse gli ultimi anni della sua vita in preghiera e penitenza, continuando a predicare e a guidare spiritualmente i suoi confratelli.
Morì a Napoli il 28 novembre 1476, circondato dalla venerazione del popolo.
Fu beatificato nel 1624 da papa Urbano VIII e canonizzato nel 1726 da papa Benedetto XIII.
San Giacomo della Marca è ricordato come un predicatore infuocato, un missionario zelante e un fondatore di opere di carità.
La sua figura rappresenta un esempio di fede profonda, dedizione al prossimo e impegno per la giustizia sociale.
Ancora oggi, San Giacomo è venerato come patrono di diverse città e diocesi, tra cui Monteprandone, Ascoli Piceno e Napoli.