San Giovanni da Kęty, conosciuto anche come Giovanni Canzio (1390-1473), è stato un presbitero, fisico, teologo e filosofo scolastico polacco, proclamato santo da papa Clemente XIII nel 1767.
Nato a Kęty, una piccola città vicino a Oświęcim, in Polonia, da Stanisław e Anna Kanty.
Ha frequentato l’Accademia di Cracovia, dove ha conseguito il baccalaureato, la laurea e il dottorato di ricerca nel 1418.
Ordinato sacerdote nel 1419, divenne professore di teologia e filosofia all’Università Jagellonica di Cracovia, dove insegnò per oltre 30 anni.
Era conosciuto per la sua profonda conoscenza della teologia, della filosofia e delle scienze naturali.
Scrisse numerosi trattati su argomenti teologici, filosofici e scientifici, tra cui il “Tractatus de ente et essentia”, il “Tractatus de libero arbitrio” e il “Tractatus de anima”.
Si dedicò anche alla predicazione e all’attività pastorale, prendendosi cura dei poveri e degli ammalati.
Morì a Cracovia il 24 dicembre 1473. Venne canonizzato il 20 giugno 1767 da papa Clemente XIII. San Giovanni da Kęty è venerato come patrono della Polonia, dell’Università Jagellonica, degli insegnanti e degli studenti.
Le sue spoglie sono conservate nella Chiesa di Sant’Anna a Cracovia.
La festa liturgica di San Giovanni da Kęty si celebra ogni anno il 23 dicembre.
San Giovanni da Kęty è stato una figura importante della Chiesa cattolica in Polonia. La sua dottrina, la sua predicazione e la sua attività pastorale hanno avuto un impatto profondo sulla vita di molte persone. È un esempio di santità e di dedizione al Vangelo che continua a ispirare i cristiani di tutto il mondo.
Era conosciuto per la sua umiltà e la sua semplicità di vita. Era molto devoto alla Madonna e pregava spesso il rosario. Aveva una particolare attenzione per i giovani e li incoraggiava a seguire la loro vocazione. È considerato uno dei più importanti teologi polacchi del Medioevo. I suoi scritti sono ancora studiati oggi da studiosi di teologia e filosofia.