Santi martiri della Chiesa primitiva, la cui memoria liturgica viene celebrata il 5 novembre.
Nomi:
- Teòtimo (Teotimo)
- Donnino (Donnino)
- Filoteo (Filoteo)
- Silvano (Silvano)
Sebbene siano venerati come santi, le informazioni su San Teòtimo e Compagni sono piuttosto scarse. La loro storia è stata tramandata da Eusebio di Cesarea nella sua “Storia ecclesiastica”, ma non si hanno molti dettagli. Si sa che erano un gruppo di giovani cristiani che durante la persecuzione di Massimiano subirono il martirio a Nicomedia, in Bitinia (oggi İzmit, Turchia), intorno all’anno 307 d.C.
Nonostante la mancanza di informazioni dettagliate, San Teòtimo e Compagni sono stati venerati fin dai primi secoli del cristianesimo. Le loro reliquie sono state conservate in diverse chiese e città, e il loro culto si è diffuso in diverse parti d’Europa. In Italia, sono particolarmente venerati in alcune località del Lazio e dell’Abruzzo.
Il martirio di San Teòtimo e Compagni rappresenta la testimonianza eroica della loro fede in Gesù Cristo, anche di fronte alla persecuzione e alla morte. La loro storia ci ricorda l’importanza di rimanere fedeli ai nostri principi, anche di fronte alle difficoltà, e di essere disposti a testimoniare la nostra fede con la nostra vita.