Data di celebrazione nel calendario romano: 16 settembre

 

Regione
Luogo di sepoltura
Roma, Italia
Data di nascita
tra il 200 e il 210 d.C.
Data canonizzazione
non definita



Biografia

Tascio Cecilio Cipriano, conosciuto come San Cipriano di Cartagine, nacque in una ricca famiglia pagana a Cartagine, nell’Africa settentrionale, intorno al 205 d.C. Ricevette un’educazione privilegiata, eccellendo nella retorica e nella filosofia. Nonostante la sua iniziale educazione pagana, la vita di Cipriano ebbe una svolta trasformativa verso la fine dei suoi trent’anni quando sperimentò una profonda conversione spirituale al cristianesimo.

Nel 249 d.C., Cipriano fu eletto vescovo di Cartagine, una posizione di rilievo che lo pose in prima linea nella leadership cristiana della regione. Durante il suo episcopato, dovette affrontare numerose sfide, tra cui persecuzioni, conflitti interni ed eresie. Tuttavia, la fede incrollabile di Cipriano e la sua astuta leadership guidarono la Chiesa attraverso questi periodi turbolenti.

Gli scritti teologici e i sermoni di Cipriano apportarono significativi contributi al pensiero cristiano primitivo. Difese con passione l’unità della Chiesa, l’autorità del papato e l’importanza di aderire alle dottrine ortodosse. Le sue opere, come “Sull’unità della Chiesa” e “Sui caduti”, affrontarono questioni di ecclesiologia, martirio e natura del peccato e del pentimento.

Nel 258 d.C., durante il regno dell’imperatore Valeriano, Cipriano fu arrestato per la sua incrollabile fede cristiana. Nonostante la minaccia di esecuzione, si rifiutò di rinunciare alle sue convinzioni. Il 14 settembre 258 d.C., Cipriano fu decapitato, diventando martire per la sua fede.

L’eredità di San Cipriano si estende ben oltre la sua vita terrena. È venerato come Padre della Chiesa, campione dell’ortodossia e difensore dell’unità cristiana. I suoi scritti continuano ad essere studiati e ammirati per la loro profondità teologica e per le loro intuizioni sul mondo cristiano primitivo.

San Cipriano è venerato come santo sia nella tradizione cattolica che in quella ortodossa. La sua festa si celebra il 16 settembre, commemorando il suo martirio. È considerato il santo patrono di Cartagine, dei giornalisti e degli scrittori.

La vita e le opere di San Cipriano sono una testimonianza del potere della fede, dell’importanza di difendere la verità e l’unità e dell’impegno incrollabile per le proprie convinzioni, anche di fronte alle avversità. Rimane una figura ispiratrice per i cristiani di tutto il mondo.

Luogo venerazione
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