San Pancrazio, giovane martire romano, nacque a Sinnada, in Frigia, verso la fine del 289 d.C. Rimasto orfano a soli otto anni, si trasferì a Roma con lo zio materno Dionisio, uomo cristiano fervente.
Nel periodo della feroce persecuzione di Diocleziano, Pancrazio, all’età di 14 anni, non esitò a confessare pubblicamente la sua fede in Cristo, attirando su di sé l’ira dell’imperatore. Arrestato e sottoposto a crudeli torture, il giovane resistette con incrollabile coraggio, dimostrando una forza d’animo ben superiore alla sua età. Il 12 maggio del 304 d.C., la sua fede incrollabile gli costò la vita: fu decapitato sulla via Aurelia, a Roma, versando il suo sangue per la Verità.
Il corpo di San Pancrazio fu sepolto in un luogo vicino al martirio, dove in seguito sorse una basilica in suo onore. La basilica, costruita da Papa Simmaco tra il 498 e il 514, venne ampliata e abbellita nel corso dei secoli da successivi pontefici, divenendo un importante luogo di culto e devozione.
San Pancrazio è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa, e la sua memoria liturgica ricorre ogni anno il 12 maggio. Insieme ai Santi Vittore, Severo e Carpoforo, forma il gruppo dei Santi Quattro Coronati, mentre con San Servazio, San Mamerto e San Bonifacio di Tarso è annoverato tra i Santi di ghiaccio.
La devozione verso San Pancrazio si diffuse rapidamente in tutto il mondo cristiano, e ancora oggi egli è patrono di diverse città e comuni, tra cui Roma, Apricena (FG), Tavernelle (PG), San Pancrazio (LT) e molti altri.
Nelle raffigurazioni iconografiche, San Pancrazio è spesso ritratto come un giovane soldato romano con la palma del martirio in mano, simbolo della sua vittoria sulla morte e della sua eterna ricompensa in Paradiso.
La sua storia e il suo esempio di coraggio e amore per Dio continuano ad ispirare i fedeli, che a lui si rivolgono con preghiere e invocazioni, implorando la sua intercessione presso il Signore.
Nella preghiera a San Pancrazio, si chiede la sua intercessione per ottenere la grazia di vivere nella fede e nella speranza, di essere forti nelle prove della vita e di perseverare nel bene fino alla fine.
La memoria di San Pancrazio rimane viva nella Chiesa, che lo celebra come modello di fede eroica e di intercessione potente.