Giovanna Fernàndez Solar, nata a Santiago del Cile il 13 luglio 1900, abbracciò la vita carmelitana a soli 19 anni, assumendo il nome di Teresa di Gesù. La sua breve esistenza, stroncata da un tifo a soli 20 anni, il 12 aprile 1920, fu un’esplosione di amore per Dio e per il prossimo.
Fin da bambina, Teresa si distinse per la sua bontà, la sua pietà e il suo spirito di sacrificio. Nutriva un amore profondo per l’Eucaristia e per la preghiera, e già in tenera età desiderava consacrarsi completamente a Dio.
Il suo cammino verso la santità fu segnato da una serie di esperienze mistiche che la spinsero ad offrire la sua vita per la salvezza delle anime e la diffusione del Vangelo.
Entrata nel Carmelo di Los Andes in Cile, Teresa si immerse nella vita di preghiera, penitenza e servizio, diventando un modello di umiltà, obbedienza e carità. La sua malattia, vissuta con eroica pazienza, fu l’occasione per offrire la sua sofferenza per le anime del purgatorio e per la redenzione del mondo.
Teresa di Gesù delle Ande è oggi considerata un faro di luce per la gioventù, un esempio di come vivere una vita santa anche nelle circostanze più difficili. La sua breve esistenza ci insegna che l’amore per Dio e per il prossimo non ha confini e che la santità è possibile per tutti, se ci abbandoniamo completamente alla volontà di Dio.
Canonizzata nel 1993 da Papa Giovanni Paolo II, Santa Teresa di Gesù delle Ande è venerata come patrona del Cile e come modello di vita cristiana per giovani e adulti. I suoi scritti, raccolti in “Scritti e Detti”, rivelano la profondità della sua anima e la sua ardente sete di Dio.
