Anna Kolesárová nacque il 14 luglio 1928 a Vysoká nad Uhom, in Slovacchia, da una famiglia cattolica devota. Fin da piccola mostrò una profonda fede e un grande amore per la preghiera. Era una ragazza solare, gentile e generosa, sempre pronta ad aiutare gli altri.
La vita di Anna fu segnata da alcuni eventi tragici. Nel 1938, all’età di dieci anni, perse la madre. Poco dopo, la famiglia si trasferì a Trhová Vrábka, dove il padre di Anna trovò lavoro come falegname. La situazione economica era difficile, ma la fede e l’amore reciproco li aiutavano ad affrontare le sfide quotidiane.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Slovacchia fu occupata dalle truppe naziste e sovietiche. La famiglia Kolesárová si trovò ad affrontare persecuzioni e violenze a causa della loro fede cristiana. Anna, in particolare, era spesso bersaglio di scherni e insulti da parte dei soldati sovietici.
Il 22 novembre 1944, Anna fu brutalmente violentata e uccisa da un soldato sovietico mentre si recava al bosco per raccogliere legna per la stufa. Aveva solo 16 anni.
Nel 2018, Papa Francesco ha riconosciuto il martirio di Anna Kolesárová, proclamandola Beata. La sua figura è diventata un simbolo di fede, purezza e coraggio per il popolo slovacco e per i cattolici di tutto il mondo.
Beata Anna Kolesárová è ricordata come una giovane donna di grande fede e integrità morale. La sua storia è un monito contro la violenza e l’intolleranza, e un invito a vivere la propria fede con coraggio e autenticità.