Gregorio Nazianzeno, noto anche come Gregorio di Nazianzo, è stato uno dei più influenti Padri della Chiesa, teologo e vescovo del IV secolo. È particolarmente venerato nelle tradizioni cristiane orientali e occidentali per i suoi contributi alla teologia e alla liturgia.
Gregorio nacque intorno al 329 d.C. ad Arianzo, vicino a Nazianzo, in Cappadocia (nell’attuale Turchia). Proveniva da una famiglia benestante e religiosa: suo padre, Gregorio il Vecchio, era vescovo di Nazianzo, e sua madre, Nonna, era nota per la sua pietà.
Gregorio ricevette un’educazione di alto livello, studiando a Cesarea di Cappadocia, Cesarea di Palestina, Alessandria d’Egitto e Atene. A Atene strinse una profonda amicizia con Basilio di Cesarea (Basilio Magno), che influenzò significativamente la sua vita e la sua teologia.
Dopo essere tornato a casa, Gregorio fu battezzato e inizialmente preferì una vita ritirata di studio e preghiera. Tuttavia, rispondendo al richiamo del servizio ecclesiastico, nel 361 fu ordinato sacerdote da suo padre.
Nel 372, Gregorio fu consacrato vescovo di Sasima da Basilio Magno, anche se questa carica fu controversa e poco amata dallo stesso Gregorio. Più tardi, diventò coadiutore di suo padre a Nazianzo, assumendo maggiori responsabilità pastorali.
Nel 379, Gregorio fu chiamato a Costantinopoli per aiutare a restaurare la fede nicena contro l’arianesimo dominante. La sua eloquenza e i suoi discorsi teologici furono fondamentali per consolidare la dottrina trinitaria. Durante il Concilio di Costantinopoli del 381, Gregorio fu nominato Patriarca di Costantinopoli, ma le controversie interne e le difficoltà lo portarono a dimettersi poco dopo.
Gregorio si ritirò a Nazianzo nel 383, dedicando il resto della sua vita alla preghiera e alla scrittura. Morì intorno al 390 d.C.
Gregorio Nazianzeno è venerato come santo sia nella Chiesa Ortodossa sia nella Chiesa Cattolica. È uno dei Tre Gerarchi insieme a Basilio Magno e Giovanni Crisostomo. La sua festa liturgica è celebrata il 2 gennaio nella Chiesa Cattolica e il 25 gennaio nella Chiesa Ortodossa.
La sua teologia ha influenzato profondamente lo sviluppo della dottrina cristiana, specialmente riguardo alla Trinità e all’incarnazione, e le sue opere continuano ad essere studiate e apprezzate per la loro profondità spirituale e intellettuale.