La Presentazione del Signore, celebrata il 2 febbraio, è una festività cristiana che ricorda il momento in cui Maria e Giuseppe portarono il neonato Gesù al Tempio di Gerusalemme per presentarlo al Signore, secondo la tradizione ebraica. Questo evento è narrato nel Vangelo di Luca, dove si racconta che Simeone, un anziano giusto e devoto, incontrò la Sacra Famiglia e riconobbe in Gesù il Messia, pronunciando il celebre cantico “Nunc dimittis”. Durante questa festa, si riflette sull’idea di Cristo come luce che illumina le nazioni, motivo per cui è anche conosciuta come la “Festa della Candelora”. In molte tradizioni liturgiche, infatti, vengono benedette e portate in processione delle candele, simbolo della luce di Cristo che viene portata al mondo. La celebrazione congiunge simbolicamente gli elementi di purificazione e di rivelazione divina, e rappresenta un ponte tra il Natale e la Pasqua, evocando il mistero dell’incarnazione e la missione redentrice di Cristo. In Oriente la celebrazione di questa festa risale al IV secolo e dal 450 viene chiamata “Festa dell’Incontro”, perché Gesù “incontra” il tempio e i suoi sacerdoti, ma anche Simeone e Anna, figure del popolo di Dio. Intorno alla metà del V secolo, la festa la troviamo anche a Roma. Nel tempo, si aggiungerà a questa festa la benedizione delle candele, a richiamare Gesù “Luce delle genti”.
