San Camillo de Lellis nacque il 25 maggio 1550 a Bucchianico, in Abruzzo, Italia. Figlio di un ufficiale dell’esercito spagnolo e di una madre devota, trascorse una giovinezza turbolenta. Dopo la morte della madre, la sua vita andò fuori controllo; Camillo si arruolò nell’esercito e sviluppò una dipendenza dal gioco d’azzardo. Durante una campagna militare contro i Turchi, subì una ferita alla gamba che non guarì mai completamente, costringendolo a lasciare l’esercito. Senza mezzi di sussistenza, divenne mendicante e lavoratore saltuario. Nel 1575, Camillo trovò lavoro come inserviente presso il Convento dei Cappuccini di Manfredonia. Qui, grazie all’influenza dei frati, iniziò un percorso di conversione spirituale. Provò a unirsi all’ordine cappuccino, ma fu respinto a causa della sua ferita cronica. Ritornò a Roma, dove trovò assistenza presso l’Ospedale San Giacomo degli Incurabili. Nonostante i suoi tentativi di cambiare vita, Camillo cadde ripetutamente nel vizio del gioco d’azzardo. Tuttavia, nel 1579, dopo una visione spirituale, decise di dedicare la sua vita al servizio dei malati. Determinato a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, Camillo iniziò a lavorare presso l’Ospedale San Giacomo e successivamente presso l’Ospedale Santo Spirito. Fu ordinato sacerdote nel 1584 e fondò l’Ordine dei Ministri degli Infermi, conosciuti come Camilliani, con l’obiettivo di offrire assistenza sanitaria con amore e dedizione. I Camilliani indossavano una croce rossa sul petto, simbolo del loro impegno a servire i malati, anche nelle condizioni più difficili, compresi i focolai di peste. Camillo instillò nei suoi seguaci la necessità di trattare ogni paziente con dignità e compassione, vedendo in ciascuno di essi la persona di Cristo. La sua opera si diffuse rapidamente, guadagnando il sostegno della Chiesa e delle autorità civili. L’ordine fondò ospedali e strutture sanitarie in tutta Italia e oltre, guadagnandosi una reputazione di eccellenza nell’assistenza ai malati. Camillo de Lellis morì il 14 luglio 1614 a Roma. Fu canonizzato il 29 giugno 1746 da Papa Benedetto XIV. La sua eredità continua a vivere attraverso l’Ordine dei Camilliani, che opera in tutto il mondo. San Camillo è patrono dei malati, degli ospedali e del personale sanitario, e la sua vita è un esempio di trasformazione personale e di dedizione totale al servizio degli altri.