San Domenico di Guzmán nacque intorno al 1170 nel piccolo villaggio spagnolo di Caleruega, situato nella regione di Castiglia, tra Burgos e Soria. Era il figlio di Félix de Guzmán e di Giovanna di Aza, una coppia nota per la loro pietà e generosità verso i poveri. Domenico fu educato dai canonici della cattedrale di Osma, dove suo zio era vescovo, ricevendo un’istruzione religiosa solida fin dalla giovane età. Durante i suoi anni di formazione, si distinse per la sua intelligenza, la sua devozione e la sua austerità di vita. Mostrò anche un forte impegno per la predicazione della fede cristiana, un interesse che si approfondì ulteriormente quando divenne sacerdote intorno al 1195. La vita di San Domenico prese una svolta significativa nel 1203, quando si trovava a Toulouse, in Francia. In questa città, Domenico vide l’effetto devastante dell’eresia degli Albigesi, che minacciava la stabilità spirituale della Chiesa e la salvezza delle anime. Sentendosi chiamato a rispondere a questa sfida, Domenico scelse di dedicare la sua vita alla predicazione dell’evangelo e alla conversione dei peccatori. Con il sostegno del vescovo di Tolosa, Domenico fondò un’associazione di predicatori chiamata “Ordine dei Frati Predicatori”, noto comunemente come i domenicani. L’ordine aveva come missione principale la predicazione itinerante, la diffusione della dottrina cattolica e la lotta contro l’eresia attraverso la parola e l’esempio di vita. San Domenico si distinse per la sua predicazione efficace e incisiva, che combinava conoscenza teologica con umiltà e carità. Viaggiò ampiamente per tutta Europa, stabilendo case e comunità per i suoi frati e predicando sia nelle città che nelle campagne. La sua visione dell’ordine era basata sull’equilibrio tra la preghiera contemplativa e l’azione apostolica, promuovendo la ricerca della verità attraverso lo studio delle Scritture e la teologia. Inoltre, San Domenico fu un riformatore della liturgia e della disciplina ecclesiastica, sforzandosi di portare gli ecclesiastici a vivere secondo gli ideali del Vangelo. Era noto per il suo amore per i poveri e i bisognosi, vendendo i suoi libri e mobili per aiutarli durante la carestia. San Domenico morì a Bologna, Italia, il 6 agosto 1221, all’età di circa 51 anni. Fu sepolto nella Basilica di San Domenico a Bologna, dove il suo corpo rimane una meta di pellegrinaggio per i devoti da tutto il mondo. La sua eredità è significativa nella Chiesa cattolica e oltre. San Domenico è riconosciuto come patrono dei frati domenicani, degli studiosi e dei teologi. Il suo ordine continua a svolgere un ruolo vitale nella vita della Chiesa, impegnandosi nella predicazione, nell’educazione e nella promozione della verità evangelica.