San Giacomo il Minore è una figura significativa nel cristianesimo primitivo, venerato come uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo. È conosciuto anche come Giacomo figlio di Alfeo o Giacomo il Giusto per distinguerlo da Giacomo figlio di Zebedeo, l’altro apostolo con lo stesso nome. Nella tradizione cristiana, Giacomo il Minore è noto per la sua dedizione al Vangelo e alla comunità cristiana di Gerusalemme, dove esercitò un ruolo di leadership dopo la morte e la risurrezione di Gesù. Giacomo il Minore era probabilmente un parente di Gesù, come indicato nelle Scritture, e fu uno dei primi discepoli ad essere chiamato da Gesù durante il suo ministero in Galilea. Dopo la Pentecoste, Giacomo continuò a svolgere un ruolo attivo nella diffusione del Vangelo, non solo a Gerusalemme ma anche in altre parti del mondo conosciuto dell’epoca. La sua leadership nella Chiesa primitiva è testimoniata dagli Atti degli Apostoli e da altre fonti antiche. Fu sotto il suo episcopato che la Chiesa di Gerusalemme giocò un ruolo chiave nella definizione dell’identità cristiana e nella risoluzione delle prime controversie teologiche e pratiche. Giacomo il Minore è anche noto per il suo impegno nella giustizia sociale e nella carità. Fu un sostenitore dei poveri e dei bisognosi, un aspetto fondamentale del suo ministero che rifletteva l’insegnamento di Gesù sulla cura dei più vulnerabili nella società. Secondo la tradizione, Giacomo il Minore subì il martirio a Gerusalemme intorno all’anno 62 d.C., lapidato da oppositori della fede cristiana. La sua morte testimonia il suo coraggio e la sua ferma fede in Gesù Cristo fino alla fine. San Giacomo il Minore è venerato come santo nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa e in altre tradizioni cristiane. La sua memoria è celebrata il 3 maggio nella Chiesa cattolica e il 9 ottobre nella Chiesa ortodossa. Il suo esempio di fede, servizio e martirio continua a ispirare i cristiani di oggi, rafforzando il loro impegno nella testimonianza evangelica e nell’amore per Dio e per il prossimo.