Martino di Tours nacque a Sabaria, nell’odierna Ungheria, intorno al 316 d.C. Proveniva da una famiglia nobile pagana. Da bambino, si trasferì con la famiglia a Pavia, dove ricevette un’educazione bilingue in latino e greco.
All’età di quindici anni, Martino si arruolò nella cavalleria romana. Mentre prestava servizio in Gallia, incontrò un mendicante infreddolito a cui donò metà del suo mantello. La notte seguente, Martino ebbe un sogno in cui Gesù gli restituiva il mantello, dicendogli: “Martino, con questo mantello hai coperto me”. Questo evento lo spinse a convertirsi al cristianesimo.
Dopo aver lasciato l’esercito, Martino si dedicò alla vita religiosa. Venne battezzato e divenne discepolo di Ilario di Poitiers, un importante teologo e vescovo. Nel 375 d.C., fu eletto vescovo di Tours, nonostante la sua riluttanza.
Come vescovo, Martino si dedicò con zelo alla predicazione del Vangelo, alla fondazione di monasteri e alla cura dei poveri e degli ammalati. Fondò anche la prima comunità monastica in Gallia, a Ligugé.
Martino è conosciuto per i numerosi miracoli che gli furono attribuiti, tra cui guarigioni di infermi, risurrezioni di morti e la facoltà di domare animali selvatici. La sua leggenda narra anche che un giorno, mentre celebrava la messa, un bambino interruppe la sua predica piangendo perché aveva perso l’oca del padre. Martino, con un gesto di grande umiltà, si interruppe e si recò al fiume per cercare l’oca, che trovò sana e salva.
San Martino è venerato come patrono di diverse categorie, tra cui soldati, marinai, fabbri, tessitori, sarti e viaggiatori. È anche considerato il protettore degli animali e il santo patrono della Francia.
Martino morì a Candes, in Francia, l’8 novembre 397 d.C. La sua tomba divenne rapidamente un luogo di pellegrinaggio. Ancora oggi, San Martino è venerato da fedeli in tutto il mondo ed è considerato un modello di santità, di carità e di umiltà.