Data di celebrazione nel calendario romano: 14 Agosto

 

Regione
Luogo di sepoltura
Convento della Basilica dell'Immacolata, Niepokalanów
Data di nascita
8 Gennaio 1894
Data canonizzazione
10 Ottobre 1982



Biografia

San Massimiliano Maria Kolbe nacque il 8 gennaio 1894 a Zduńska Wola, in Polonia, da una famiglia profondamente cristiana. Fin da giovane mostrò una grande devozione religiosa e una profonda compassione per gli altri. A 10 anni ebbe un’esperienza mistica della Madonna che, secondo lui, predisse il suo futuro martirio. All’età di 16 anni, Massimiliano entrò nel noviziato dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali a Leopoli, dove prese il nome di fra Massimiliano Maria. Manifestò un’intelligenza eccezionale e una profonda spiritualità durante i suoi studi teologici e fu notato per la sua grande devozione alla Vergine Maria, che considerava la sua guida e protettrice. Dopo aver ottenuto la laurea in teologia, Massimiliano fu inviato a Roma, dove continuò i suoi studi e ricevette l’ordinazione sacerdotale nel 1918. Durante questo periodo, ebbe una visione di due corone, una bianca (che rappresentava la purezza) e una rossa (che rappresentava il martirio), e accettò entrambe da Maria. Tornato in Polonia, fondò nel 1927 l’Ordine dei Frati Minori Conventuali di Maria Immacolata, noto come i Frati dell’Immacolata, dedicato alla promozione della devozione mariana e all’evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la Polonia fu invasa dai nazisti nel 1939, Massimiliano offrì rifugio a numerosi ebrei nella sua missione di Niepokalanów. Nel 1941, fu arrestato dai nazisti e deportato ad Auschwitz, il noto campo di concentramento e sterminio. Auschwitz era un luogo di terrore e di morte, ma Massimiliano continuò a diffondere speranza e amore tra i prigionieri, condividendo il suo pane e la sua fede. Nel luglio 1941, quando un prigioniero fuggì dal campo, i nazisti selezionarono dieci prigionieri per morire di fame in rappresaglia. Uno di loro, un padre di famiglia, implorò pietà. In risposta, Massimiliano si offrì volontario al suo posto. Rinchiuso in una cella di fame con gli altri nove prigionieri, Massimiliano continuò a confortare i suoi compagni, celebrando la Messa e pregando con loro. Dopo due settimane di fame e disidratazione, solo Massimiliano era ancora vivo. Il 14 agosto 1941, i suoi carnefici lo uccisero con un’iniezione letale di fenolo. Massimiliano Kolbe è stato beatificato nel 1971 da papa Paolo VI e canonizzato nel 1982 da papa Giovanni Paolo II come martire della carità e patrono dei giornalisti, dei radiologi e dei prigionieri. La sua vita e il suo sacrificio sono un esempio di amore, coraggio e fede cristiana fino all’ultimo respiro.

Luogo venerazione
Immagini