San Nestore visse durante il periodo della persecuzione contro i cristiani nell’Impero Romano, particolarmente intensa nel III secolo d.C. È stato vescovo di Magydos, una città situata nella regione di Licia, nell’odierna Turchia.
San Nestore subì il martirio durante il governo dell’imperatore Decio (249-251 d.C.), noto per aver avviato una delle più feroci persecuzioni contro i cristiani. Secondo la tradizione cristiana, Nestore fu arrestato e sottoposto a varie forme di tortura e interrogatorio per costringerlo a rinnegare la sua fede cristiana. Tuttavia, Nestore rimase saldo nella sua testimonianza di Cristo fino alla morte.
San Nestore è venerato come martire e santo nella Chiesa cristiana. La sua testimonianza di fede e il suo sacrificio sono stati considerati un esempio di coraggio e devozione per i cristiani di tutte le epoche. La data esatta della sua festa liturgica può variare, ma di solito cade il giorno del suo martirio o in un giorno significativo del calendario liturgico della Chiesa.
Le reliquie di San Nestore, se disponibili, sono state venerate dai fedeli nel corso dei secoli. La sua figura è stata oggetto di devozione e venerazione soprattutto nelle comunità cristiane dell’Asia Minore e in altre parti del mondo cristiano orientale.
In sintesi, San Nestore è ricordato come un vescovo coraggioso e martire che ha testimoniato la sua fede cristiana nonostante le difficoltà e ha subìto il martirio durante una delle persecuzioni contro i cristiani nell’Impero Romano. La sua vita e il suo sacrificio sono celebrati nella Chiesa cristiana come esempio di fedeltà a Cristo fino alla morte.