San Pietro, conosciuto anche come Pietro di Verona o Pietro Martire, è stato un frate domenicano e un esorcista nel XIII secolo. Nacque intorno al 1205 a Verona, Italia, da genitori nobili. Mostrò fin da giovane una grande inclinazione per la fede e lo studio, tanto che all’età di 15 anni entrò nell’ordine domenicano. Divenne rapidamente noto per la sua eloquenza e la sua capacità di persuasione, che gli valsero l’appellativo di “martello degli eretici”. Pietro dedicò la sua vita a predicare e insegnare la dottrina cattolica, opponendosi vigorosamente alle eresie del tempo, in particolare agli Albigesi e agli Ariani. La sua fama di esorcista si diffuse ampiamente, in quanto si diceva che riuscisse a liberare le persone possedute da demoni attraverso la sua preghiera e la sua autorità spirituale. Fu un difensore inflessibile della Chiesa e della sua dottrina, e lottò contro le eresie con determinazione e zelo apostolico. Nel 1252, durante un viaggio missionario in Lombardia, Pietro fu brutalmente assassinato da alcuni seguaci degli eretici che aveva contrastato. Il suo martirio avvenne sulla Via Postumia, vicino a Seveso. Fu colpito più volte alla testa con un’ascia e pugnalato a morte. Nonostante il dolore e le ferite, Pietro perdonò i suoi aggressori e morì rafforzando così la sua testimonianza di fede e di perdono cristiano. La sua morte suscitò grande commozione tra i fedeli e Pietro fu subito venerato come martire della fede. Fu canonizzato nel 1253, solo un anno dopo la sua morte, dal Papa Innocenzo IV. La sua festa liturgica è celebrata il 29 aprile. San Pietro di Verona è considerato un esempio di santità e di coraggio per il suo impegno nella difesa della verità e della fede cattolica, nonché per la sua compassione e il suo perdono verso i suoi persecutori.