San Processo, martire romano, è una figura venerata sin dai primi secoli del cristianesimo. La sua storia affonda le radici nel I secolo d.C., durante il regno dell’imperatore Nerone, noto per la sua cruenta persecuzione dei cristiani. Secondo la tradizione, Processo, insieme a Martiniano, era un carceriere del carcere Mamertino a Roma, dove l’apostolo Pietro era stato imprigionato. Grazie alla testimonianza e alla predicazione di Pietro, Processo e Martiniano si convertirono al cristianesimo, un atto che comportava rischi enormi in un’epoca in cui i cristiani erano perseguitati e spesso condannati a morte per la loro fede. La conversione dei due carcerieri fu seguita da un atto di coraggio e fede: rifiutarono di rinunciare alla loro nuova fede nonostante le minacce e le torture inflitte loro dalle autorità romane. Questa decisione li portò a subire il martirio per decapitazione intorno all’anno 67 d.C., un atto che li consacrò come martiri della fede cristiana. Dopo la loro morte, i corpi di Processo e Martiniano furono sepolti nelle catacombe che oggi portano il loro nome, situate sulla Via Aurelia, uno dei principali assi viari dell’antica Roma. La venerazione di San Processo iniziò subito dopo il suo martirio. I primi cristiani, spesso a rischio delle proprie vite, si riunivano presso le sue tombe per pregare e commemorare il suo sacrificio. Questa devozione popolare crebbe nel tempo, consolidando la sua figura come esempio di fedeltà e coraggio. Nei secoli successivi, chiese e luoghi di culto furono eretti in suo onore, perpetuando il ricordo del suo martirio. San Processo è particolarmente ricordato il 2 luglio, giorno della sua festa liturgica, quando i fedeli celebrano la sua vita e il suo sacrificio con messe e preghiere. La sua storia continua a ispirare generazioni di cristiani, ricordando loro il valore della fede e della perseveranza di fronte alla persecuzione. La figura di San Processo, pur non essendo canonizzata attraverso il processo formale sviluppato nei secoli successivi, è stata riconosciuta e venerata fin dall’antichità come un santo e martire per la sua testimonianza e il suo impegno nella diffusione della fede cristiana.
