La figura di Santa Candida, martire sulla Via Portuense, è avvolta nel mistero. Le informazioni su di lei sono frammentarie e sparse in diverse fonti agiografiche, spesso contraddittorie tra loro.
Ciò che emerge da queste fonti è che Candida fu una giovane donna cristiana che visse a Roma durante il III secolo, durante l’imperatore Diocleziano. Per la sua fede in Cristo, fu arrestata, torturata e infine martirizzata sulla Via Portuense, una delle strade consolari che conducevano alla città.
Il Martirologio Romano la ricorda il 3 ottobre, mentre altre fonti la menzionano il 1° e 2 dicembre, in associazione al martire Pimenio.
La sua memoria è particolarmente venerata a Roma, dove le sue reliquie sono conservate nella Chiesa di Santa Prassede.
Due versioni della sua storia:
- Passione di Santa Candida: Secondo questa versione, Candida era una vergine romana di nobile famiglia, convertita al cristianesimo dal diacono Fedele. Denunciata alle autorità, fu arrestata e sottoposta a crudelissimi tormenti, che resistette con eroica fortezza. Gettata in carcere, ricevette la visita del diacono Fedele, che la confortò e le impartì il sacramento dei morenti. Candida morì in carcere, consegnando la sua anima a Dio.
- Passio Pimenii: In questa versione, Candida è descritta come una matrona romana che, mossa da compassione, diede sepoltura al corpo di San Pimenio, un martire giustiziato sulla Via Portuense.
Nonostante le incertezze sulla sua storia, Santa Candida è venerata come una martire esemplare, simbolo di fede incrollabile e di fortezza d’animo. Il suo esempio continua ad ispirare i cristiani di tutto il mondo.