Santa Tarsilla, vergine romana vissuta nel VI secolo, è conosciuta principalmente per essere stata la zia di papa Gregorio Magno, che ne descrisse la vita esemplare nelle sue opere.
Le informazioni su Santa Tarsilla sono perlopiù tratte dai Dialoghi di San Gregorio Magno.
Si narra che Tarsilla conducesse una vita consacrata a Dio, caratterizzata da preghiera, digiuno e opere di carità verso i poveri. Era devota alla preghiera notturna e spesso si recava nelle basiliche romane per pregare sulle tombe dei martiri.
Tarsilla morì la vigilia di Natale, presumibilmente tra il 526 e il 527. Secondo la tradizione, la notte seguente sua sorella Emiliana ebbe una visione in cui Tarsilla la invitava a raggiungerla in paradiso per celebrare l’Epifania. Emiliana morì pochi giorni dopo, il 5 gennaio.
Santa Tarsilla è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. La sua memoria liturgica si celebra il 24 dicembre, giorno della sua morte.
Le reliquie di Santa Tarsilla si trovano nella Basilica di San Gregorio Magno a Roma, dove sono custodite in un’urna sotto l’altare maggiore.
Santa Tarsilla è considerata un esempio di vita consacrata e di dedizione alla fede. La sua storia è un monito per tutti i cristiani a vivere una vita santa e a seguire gli insegnamenti di Gesù Cristo.