I Santi Quattro Coronati, Claudio, Nicostrato, Simproniano e Castorio, sono venerati come martiri cristiani del tempo dell’imperatore Diocleziano (284-305 d.C.). La loro leggenda, tramandata nel corso dei secoli, narra che erano scalpellini che lavoravano nelle cave di marmo e porfido dell’attuale Serbia. Si rifiutarono di scolpire una statua del dio Esculapio per l’imperatore a causa della loro fede cristiana, subendo per questo persecuzioni e torture.
Secondo la tradizione, vennero condannati a morte e gettati in una fossa con calce viva. Miracolosamente sopravvissuti, furono nuovamente condannati a morte e decapitati. I loro corpi furono gettati in un fiume, ma vennero recuperati dai cristiani e sepolti in un cimitero romano.
I Santi Quattro Coronati sono considerati patroni di diverse categorie professionali, tra cui scalpellini, muratori, costruttori edili, fabbri e lavoratori del marmo. Sono anche venerati come protettori contro i fulmini e le tempeste.
A Roma, sul Monte Celio, si trova la Basilica dei Santi Quattro Coronati, eretta nel VI secolo e dedicata ai santi martiri. La basilica conserva le loro reliquie ed è un importante luogo di pellegrinaggio.
I Santi Quattro Coronati sono spesso raffigurati insieme, con in mano i loro strumenti da lavoro, come scalpelli e martelli. A volte sono rappresentati con corone sulla testa, simbolo del loro martirio.