Santo Stanislao, noto anche come Stanislao di Cracovia, è una figura di grande importanza nella storia della Chiesa cattolica, venerato come vescovo e martire.
Nato intorno all’anno 1030 a Szczepanów, nella Polonia meridionale, Stanislao dimostrò fin da giovane un profondo impegno religioso e una straordinaria intelligenza. Dopo aver ricevuto un’educazione religiosa e aver studiato a Gniezno e a Parigi, fu ordinato sacerdote e divenne ben presto canonico della cattedrale di Cracovia. Successivamente, nel 1072, Stanislao fu nominato vescovo di Cracovia, posizione dalla quale si distinse per la sua santità di vita, la sua carità e il suo impegno pastorale.
La sua episcopato fu caratterizzato da una ferma difesa della morale cristiana e della giustizia sociale. Stanislao criticò apertamente il re Boleslao II, accusandolo di abusi di potere e di gravi violazioni della legge divina e canonica. Questo atteggiamento lo portò in conflitto con il sovrano, che nel 1079 ordinò la sua morte.
Secondo la tradizione, Santo Stanislao fu ucciso mentre celebrava la Messa nella cappella di San Michele, nei pressi di Cracovia. Il suo martirio contribuì notevolmente alla sua venerazione e al suo riconoscimento come santo e martire della Chiesa cattolica. La sua morte è considerata un atto di difesa della fede e della giustizia contro l’oppressione politica.
Stanislao di Cracovia fu canonizzato nel 1253 da Papa Innocenzo IV. È venerato come patrono della Polonia e dei vescovi, e la sua festa liturgica è celebrata il 8 maggio. La sua vita e il suo martirio continuano a essere un esempio di coraggio, fedeltà e sacrificio per la fede cristiana.