Santo Stefano I d’Ungheria, noto anche come Stefano il Santo, è una figura centrale nella storia dell’Ungheria e della Chiesa cattolica. Nacque intorno all’anno 975 da una famiglia nobile ungherese, figlio di Geza, Gran Principe dei Magiari, e di Sarolt. Crescendo in un contesto pagano, ricevette un’educazione cristiana dopo essere stato educato presso la corte di suo zio, il duca Gisella di Baviera, una fervente cristiana. Stefano divenne Gran Principe d’Ungheria nel 997, alla morte di suo cugino, e iniziò il processo di cristianizzazione del suo popolo, unificando le tribù magiare sotto un governo centralizzato e promuovendo la fede cristiana come fondamento della sua politica. Nel 1000, ricevette la corona reale da papa Silvestro II, diventando così il primo re cristiano dell’Ungheria e stabilendo il Regno d’Ungheria. Durante il suo regno, Stefano promosse la costruzione di chiese e monasteri, l’istruzione religiosa e la promulgazione di leggi basate sui principi cristiani. Fondò vescovadi e monasteri, stabilendo così una struttura ecclesiastica solida che contribuì alla stabilità e al progresso culturale del suo regno. Stefano incoraggiò anche l’adozione di leggi per regolare la vita sociale e giuridica del suo popolo, mantenendo un equilibrio tra le tradizioni magiare e l’influenza cristiana. Fu noto per la sua giustizia, il suo impegno per il bene comune e la sua carità verso i poveri e gli indigenti. Dopo la morte di sua moglie, la regina Gisella, nel 1038, Stefano si ritirò in un monastero, dedicando gli ultimi anni della sua vita alla preghiera e alla penitenza. Morì il 15 agosto 1038 e fu sepolto nella Basilica di Santo Stefano a Budapest, Ungheria. Santo Stefano d’Ungheria è stato canonizzato nel 1083 da papa Gregorio VII, diventando così il patrono principale dell’Ungheria e un simbolo di unità nazionale e fede cristiana per il popolo ungherese. La sua festa liturgica è celebrata il 20 agosto nella Chiesa cattolica.