Data di celebrazione nel calendario romano: 15 Febbraio

 

Regione
Luogo di sepoltura
Roma
Data di nascita
I secolo d.C.
Data canonizzazione
Non definita



Biografia

Sant’Onesimo era uno schiavo di Filemone, un cristiano benestante di Colosse, una città dell’antica Frigia (odierna Turchia). In un momento non specificato, Onesimo fuggì dalla casa del suo padrone e si rifugiò a Roma.

Durante la sua fuga, Onesimo incontrò l’apostolo Paolo, che si trovava in prigione a Roma. Paolo lo convertì al cristianesimo e lo battezzò. Nell’epistola a Filemone, contenuta nel Nuovo Testamento, Paolo scrive a Filemone esortandolo ad accogliere Onesimo non più come uno schiavo, ma come un fratello amato in Cristo.

Secondo la tradizione, Onesimo tornò a Colosse portando con sé la lettera di Paolo a Filemone. Paolo esprimeva il desiderio che Filemone lo perdonasse e lo trattasse con amore cristiano.

Dopo il suo ritorno, Onesimo fu liberato da Filemone e divenne un collaboratore di Paolo. Alcune tradizioni sostengono che Onesimo divenne vescovo di Efeso dopo Timoteo. È venerato come martire, sebbene i dettagli del suo martirio non siano ben documentati.

Nelle rappresentazioni artistiche, Onesimo è spesso raffigurato come un giovane con una lettera, richiamando il ruolo della Lettera a Filemone nella sua storia.

Le esatte circostanze della sua morte e del luogo di sepoltura non sono ben documentate, ma si ritiene che Onesimo sia morto come martire.

Sant’Onesimo è un esempio significativo di trasformazione e riconciliazione nella tradizione cristiana. La sua storia mostra come il cristianesimo ha sfidato e trasformato le strutture sociali dell’epoca, promuovendo la dignità e l’uguaglianza di tutti gli esseri umani. La Lettera a Filemone rimane uno dei testi più personali e toccanti del Nuovo Testamento, testimoniando la potenza della fede e del perdono.

Luogo venerazione
Immagini